Conto Termico 3.0 e Terzo settore: ecco le linee operative

Pubblicate le regole applicative: incentivi fino al 65% per interventi di efficienza energetica e rinnovabili, con modalità dedicate agli enti iscritti al Runts

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aggiornato le regole applicative del Conto Termico 3.0 (decreto del 7 agosto 2025), che incentiva interventi di piccole dimensioni per l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Tra i beneficiari ci sono anche gli enti del Terzo settore (Ets), con modalità e requisiti specifici.

Il provvedimento è entrato in vigore lo scorso 25 dicembre e trova ora applicazione più chiara con le regole pubblicate sul sito del Gestore servizi energetici (Gse) www.gse.it.

Il decreto di agosto aveva infatti esteso la misura anche agli enti del Terzo Settore, alle cooperative sociali e di abitanti, alle società in house delle Pa e ai concessionari di servizi pubblici, la possibilità di ottenere gli incentivi anche attraverso comunità energetiche rinnovabili (Cer) e configurazioni di autoconsumo collettivo. Maggiori informazioni nell’articolo “Conto Termico 3.0: incentivi anche per gli enti del Terzo settore”.

Come si legge nella comunicazione ufficiale, incentiva interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, con una dotazione finanziaria di 900 milioni di euro annui, erogati con un sostegno in conto capitale fino a un massimo del 65% delle spese ammissibili.

Il documento appena pubblicato fornisce, inoltre, chiarimenti sulla disciplina transitoria rispetto al precedente decreto del 16 febbraio 2016.

Per quanto riguarda nello specifico gli enti del Terzo settore (Ets) possono accedere:

  • Ets non economici (non svolgono alcuna attività commerciale): assimilati alle Pubbliche Amministrazioni, possono richiedere incentivi per interventi di efficienza energetica (Titolo II) e produzione di energia termica da rinnovabili (Titolo III).
  • Ets economici (svolgono attività commerciale, anche in via non prevalente): possono accedere agli incentivi per interventi del Titolo III, con regole analoghe alle imprese (Titolo V).

Il GSE si riserva, durante l’istruttoria per l’accesso agli incentivi e/o nel corso di verifiche e controlli, di accertare la natura dell’Ets e l’eventuale carattere economico o meno dell’attività svolta, potendo richiedere ogni documentazione idonea a dimostrare l‘inclusione dell’ente nel Runts e il carattere dell'attività svolta.

Qui il link alle regole applicative con le tabelle riepilogative degli interventi ammessi e le modalità di accesso al contributo.

© Foto in copertina di Sergio Limongelli, progetto FIAF-CSVnet "Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano"

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