Un’analisi delle novità del percorso di attuazione della legge n. 227 del 21 dicembre 2021, in attesa della stesura di alcuni decreti attuativi, tra cui l’integrazione dei dispositivi della co-programmazione per la partecipazione degli enti non profit in alcuni processi
Toscana, Molise, Umbria ed Emilia-Romagna hanno legiferato in merito, ma la discussione è aperta anche in altre Regioni. Una riflessione del professor Luca Gori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa a partire da un approfondimento uscito sulla rivista “Impresa sociale”
Edito da Carocci e curato da Ugo De Ambrogio e Gianfranco Marocchi, analizza la co-programmazione e la co-progettazione tra enti pubblici e Terzo settore alla luce delle novità introdotte dal codice e le esperienze degli ultimi anni
Una riflessione su come l’esperienza del Consorzio intercomunale dei servizi socio assistenziali della provincia di Torino sia stata fondamentale per la costruzione di reti e collaborazioni tra enti di natura diversa per obiettivi comuni
A partire da una recente sentenza del Consiglio di Stato sul contenzioso tra un comune e una associazione di promozione sociale per la gestione di un centro anziani, un’analisi sulle motivazioni discriminanti nell’utilizzo dei dispositivi di amministrazione condivisa
Con una comunicazione del presidente dell'Anac (Autorità nazionale anticorruzione) viene posticipato il termine ultimo per l'acquisizione dei dati sull'assolvimento degli obblighi di pubblicazione. La scadenza riguarda gli enti con un bilancio superiore a 500.000 euro che svolgano attività di pubblico interesse. Ecco le indicazioni su come fare la comunicazione
Due recenti sentenze del Consiglio di Stato spingono a una riflessione sul tema della co-progettazione, il rapporto con i dispositivi previsti dal codice del Terzo settore e soprattutto quello del trattamento economico. Il commento del costituzionalista Luca Gori
Introdotto il Fondo per l’innovazione sociale e il Consiglio regionale del Terzo settore, affiancato dall’Osservatorio del Terzo settore e dell’amministrazione condivisa. Previste anche numerose semplificazioni per gli enti più piccoli e il riconoscimento di quelli non iscritti al registro unico nazionale del Terzo settore
Dopo l’esperienza di Toscana e Molise, arriva un nuovo intervento normativo per assicurare il coinvolgimento del Terzo settore in tutti gli ambiti di attività di interesse generale di competenza regionale. L’analisi del professor Luca Gori della Scuola Superiore Sant’Anna, Centro di ricerca Maria Eletta Martini
Il Ministero del Lavoro fornisce chiarimenti sull’anzianità minima di 6 mesi richiesta per l’attivazione delle convenzioni di pubbliche amministrazioni con organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale