L’agenda dei lavori delle istituzioni europee dal 5 al 18 luglio 2021

Alcuni atti di possibile interesse per il Terzo settore dal monitoraggio delle attività del Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea e dalle altre Istituzioni europee

PARLAMENTO EUROPEO

SESSIONE PLENARIA
La prossima seduta è convocata il 5 luglio 2021 a Strasburgo.
L’ordine del giorno è consultabile al link: SYN_PDOJ_July_STR_v2_EN.pdf (europa.eu)

Al riguardo, si segnala:

Il vecchio continente invecchia - Possibilità e sfide legate alla politica di invecchiamento dopo il 2020

DATI GENERALI
Procedura: 2020/2008 (INI)
Relatore: Beata SZYDLO (Riformisti europei – Polonia)

LAVORI PARLAMENTARI
La proposta di risoluzione è stata assegnata alla Commissione occupazione e affari sociali (EMPL) il 16 gennaio 2020, dove è stata votata il 27 maggio 2021.
Si è in attesa del voto in sessione plenaria.

CONTENUTI
La proposta affronta il tema del crescente invecchiamento della popolazione europea e delle difficili condizioni degli anziani nei Paesi europei: alcune persone anziane non risultano oggi poter beneficiare di misure e politiche attive di invecchiamento a causa di vari fattori, quali il luogo di residenza, lo stato di salute, la mancanza di motivazione e la mancanza di abitudine o di opportunità per un'attività fisica, mentale, culturale o sociale e ricreativa regolari.

In questo senso, i programmi, i progetti e le azioni che promuovono strategie attive per l'invecchiamento dovrebbero riflettersi in tutte le politiche nazionali e gli Stati membri dovrebbero utilizzare tutti gli strumenti disponibili dell'UE, come i Fondi strutturali e di investimento europei, in particolare il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo di coesione, il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e il Meccanismo per collegare l'Europa, per affrontare le sfide demografiche.

La proposta invita quindi la Commissione e gli Stati membri a elaborare raccomandazioni sulla riduzione del rischio di povertà ed esclusione sociale in età avanzata, concentrandosi in particolare sul divario pensionistico di genere, sulle persone anziane con disabilità, sui migranti anziani, sui rom più anziani, sulle persone anziane appartenenti a minoranze etniche, razziali, linguistiche o sessuali e su altri gruppi che sono colpiti in modo sproporzionato dalla povertà e dall'esclusione sociale.

PARLAMENTO EUROPEO
Commissioni parlamentari

Commissione per l’occupazione e gli affari sociali (EMPL)
La prossima seduta è convocata mercoledì 14 luglio 2021.
Tra gli atti in calendario si segnalano:

La protezione delle persone con disabilità attraverso petizioni

DATI GENERALI
Procedura: 2020/2209(INI)
Relatore: AGIUS SALIBA Alex (Partito Laburista – Malta)
Relatore ombra italiano: ZAMBELLI Stefania (Lega)

LAVORI PARLAMENTARI
Il 22 ottobre 2020 la petizione è stata assegnata alla Commissione per le petizioni.
È previsto il parere della “Commissione per l’occupazione e gli affari sociali” (EMPL) e della “Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni” (LIBE).

CONTENUTI
La petizione è volta a incentivare la protezione delle persone con disabilità.

Lo Spazio europeo dell'istruzione: un approccio olistico condiviso all'istruzione e alle competenze

DATI GENERALI
Procedura: 2020/2243(INI)
Relatore: Michaela ŠOJDROVÁ (Gruppo cristiano democratici – R. Ceca)
Relatore ombra italiani: Gianantonio DA RE (Lega)

LAVORI PARLAMENTARI
L’atto è stato assegnato il 26 novembre 2020 all’esame della “Commissione Cultura e istruzione” (CULTO) ed è previsto il parere della “Commissione per l’occupazione e gli affari sociali” (EMPL), la cui relatrice, per il parere, è Ilana CICUREL (Liste Renaissance – Francia).

CONTENUTI
La proposta mira a garantire un'istruzione inclusiva e di qualità e a promuovere l'apprendimento permanente, inclusa l'istruzione e la formazione professionale, per tutte le persone sull'intero territorio dell'Unione europea, anche assicurando pari opportunità nel mercato del lavoro.

A questo proposito, il 30 settembre 2020 la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione “Realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione entro il 2025” (COM(2020)0625), che comprende sei dimensioni – qualità, inclusione e parità di genere, transizioni verde e digitale, insegnanti e formatori, istruzione superiore e dimensione geopolitica – e una serie di obiettivi al fine di migliorare i risultati e garantire sistemi di istruzione resilienti e orientati al futuro.

Uno statuto per le associazioni transfrontaliere europee e le organizzazioni non-profit

DATI GENERALI
Procedura: 2020/2026(INL)
Relatore: Sergey LAGODINSKY (Verdi – Germania)

LAVORI PARLAMENTARI
L’atto è stato assegnato il 13 febbraio 2020 all’esame della “Commissione affari legali” ed è previsto il parere della “Commissione per l’occupazione e gli affari sociali” (EMPL), il cui relatore Elena LIZZI (Lega – Italia) è stato nominato il 23 aprile 2021, e della “Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni” (LIBE), che già lo ha reso il 18 maggio 2020.

CONTENUTI
La proposta mira a raccogliere in un corpus unitario e completo regole comuni per la costituzione, l’organizzazione e lo scioglimento delle organizzazioni senza scopo di lucro, così superando il mosaico delle previsioni nazionali attraverso uno standard normativo europeo uniforme e certo.


CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA

Si segnala in particolare:

Formazioni del Consiglio:

Organi preparatori:


COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO (CESE)

Sessione plenaria
Prossime sessioni:
7-8 luglio 2021

Sezioni
Sezione “Occupazione, affari sociali e cittadinanza” (SOC)
Non sono previste sessioni.


NOTIZIE DALL’UNIONE EUROPEA

Al via la Conferenza sul futuro dell’Europa
Il 19 giugno 2021 si è svolta la prima sessione plenaria inaugurale della Conferenza sul futuro dell’Europa”.

La Conferenza è un’iniziativa comune di Parlamento europeo, Consiglio e Commissione europea per ascoltare la voce degli europei e consentire loro di esprimersi sul futuro dell'Europa, attraverso una serie di discussioni e dibattiti guidati dai cittadini.

Il Consiglio, il Parlamento europeo e la Commissione europea si sono assunti l'impegno di ascoltare la voce degli europei e dare seguito, nell'ambito delle rispettive competenze, alle raccomandazioni scaturite dalla Conferenza.

Entro la primavera del 2022 la Conferenza dovrebbe giungere a conclusioni e fornire orientamenti sul futuro dell'Europa.

A tal fine, tramite una piattaforma digitale (inaugurata il 19 aprile 2021) ed eventi a livello europeo, nazionale, regionale e locale sulle sfide e le priorità dell'Europa, i cittadini di tutta Europa possono condividere le loro idee.

La Conferenza sul futuro dell'Europa si articola in quattro componenti:

  1. Piattaforma digitale multilingue

È qui che i cittadini possono condividere idee e inviare contributi, che sono poi raccolti, analizzati, monitorati e pubblicati nel corso dell'intera Conferenza.

  1. Eventi decentrati

In tutta Europa si tengono eventi virtuali, in presenza (nel rispetto delle restrizioni locali legate alla pandemia) e ibridi, ad esempio panel di cittadini a livello nazionale e/o eventi tematici.

  1. Panel europei di cittadini

I partecipanti a questi panel discutono di diversi argomenti, accogliendo i contributi raccolti nel quadro della Conferenza, e formulano le loro raccomandazioni. Sono rappresentativi di regioni, generi, fasce di età, contesti socioeconomici e livelli di istruzione diversi.

  1. Sessioni plenarie della Conferenza

Queste sessioni fanno sì che le raccomandazioni dei panel di cittadini a livello nazionale ed europeo, raggruppate per temi, siano discusse senza un esito prestabilito e senza limitare il campo di applicazione a settori d'intervento predefiniti.

Lancio della piattaforma europea per i senzatetto
Il 21 giugno 2021 i ministri nazionali e i rappresentanti delle istituzioni dell’UE, le organizzazioni della società civile e le parti sociali hanno firmato la “Dichiarazione di Lisbona sulla piattaforma europea per dare una casa ai senzatetto”, con l’obiettivo di creare le condizioni perché nessuno in Europa sia senza dimora, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU che chiedono di porre fine alla povertà estrema, compresa la mancanza di fissa dimora, e di garantire a tutti l’accesso ad alloggi adeguati, sicuri e a prezzi accessibili.

Nella Dichiarazione è citato il principio 19 del Pilastro europeo dei diritti sociali, che sottolinea esplicitamente la necessità di un alloggio sociale per chi ne ha bisogno, il diritto alla protezione contro lo sfratto forzato per le persone vulnerabili e l’esigenza di servizi adeguati per le persone che vivono senza casa, con espresso riferimento alle risorse del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e del Next Generation EU per affrontare il problema e agli stanziamenti del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) per sostenere l’inclusione sociale e la riduzione della povertà.

Sono 700mila le persone che in Europa non hanno un tetto e dormono per strada, un numero che nell’ultimo decennio è cresciuto del 70%. Oggi le istituzioni europee e gli Stati membri hanno ufficialmente deciso di mettere fine a quella che, nelle parole del commissario Nicholas Schimt, è “la forma più estrema di esclusione sociale”.

Approvazione del Fondo sociale europeo plus (FSE+)
L’8 giugno 2021 è stato approvato definitivamente dal Parlamento europeo il regolamento di adozione del “Fondo sociale europeo plus” che stanzia 88 miliardi di euro per il settennato 2021-2027 al fine di affrontare la disoccupazione e la povertà nell’Ue in seguito alla crisi innescata dalla pandemia.

In particolare, il FSE+ aiuterà i Paesi europei a fornire accesso all’istruzione gratuita, cibo e alloggi per i bambini; sosterrà gli investimenti nell’apprendistato e nella formazione professionale per i giovani disoccupati; promuoverà l’inclusione sociale per coloro che hanno subito una perdita di reddito o dell’impiego e fornirà cibo e assistenza materiale agli indigenti.

Il FSE+ unisce una serie di fondi e programmi attualmente attivi, in modo da raggrupparne le risorse: il Fondo sociale europeo, l’iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI), il Fondo per gli aiuti europei agli indigenti (FEAD) e il programma dell’UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI). Svolgerà quindi un ruolo importante nell’attuazione del piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali e nella lotta contro gli effetti socioeconomici della pandemia.

Il regolamento con cui il Fondo è stato approvato entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

La sezione “Occupazione e innovazione sociale” si applicherà retroattivamente.

I fondi del FSE+ verranno distribuiti ai Paesi e alle Regioni dell’UE per finanziare programmi operativi definiti dai singoli paesi, dalle loro Regioni e dalla Commissione europea per un periodo di 7 anni, al fine di individuare i campi di attività, geografici o tematici, che riceveranno i finanziamenti.

Gli Stati membri designeranno le autorità nazionali di gestione del Fondo responsabili per la selezione dei progetti, per l’erogazione dei fondi e per la valutazione dei progressi e dei risultati dei progetti. Saranno inoltre nominate le autorità di certificazione e di audit per monitorare e assicurare la conformità delle spese al regolamento sul FSE+.

I beneficiari saranno singoli individui, ma i finanziamenti potranno essere utilizzati anche per aiutare aziende e organizzazioni, che per usufruirne dovranno quindi rivolgersi alle autorità di gestione designate e seguire le procedure previste per l’assegnazione e l’erogazione dei finanziamenti.

Il Fondo sociale europeo plus investirà in tre aree principali:

  • istruzione, formazione e apprendimento continuo;
  • efficacia del mercato del lavoro e parità di accesso a un’occupazione di qualità;
  • inclusione sociale e lotta alla povertà.

Il Fondo sosterrà anche iniziative a supporto della ricerca di miglior impiego e alla mobilità lavorativa verso una Regione o un Paese diverso dell’UE.

In particolare, nel corso dei lunghi negoziati intercorsi tra le Istituzioni europee per l’approvazione del regolamento di adozione del Paino, il Parlamento europeo ha ottenuto finanziamenti importanti per investire nell’occupazione giovanile e nella lotta contro la povertà infantile, rivolgendosi in particolar modo a due gruppi di persone (bambini e giovani) che sono state particolarmente colpite dalla crisi.

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