Alcuni atti di possibile interesse per il Terzo settore dal monitoraggio delle attività del Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea e dalle altre Istituzioni europee
SESSIONE PLENARIA
La prossima seduta è convocata il 13 settembre 2021 a Strasburgo.
L’ordine del giorno è consultabile al link: SYN_POJ_September_STR_c_EN.pdf (europa.eu)
COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione per l’occupazione e gli affari sociali (EMPL)
La prossima seduta è convocata mercoledì 1 settembre 2021.
Tra gli atti in calendario si segnalano:
Lo Spazio europeo dell'istruzione: un approccio olistico condiviso all'istruzione e alle competenze
DATI GENERALI
Procedura: 2020/2243(INI)
Relatore: Michaela ŠOJDROVÁ (Gruppo cristiano democratici – R. Ceca)
Relatore ombra italiani: Gianantonio DA RE (Lega)
LAVORI PARLAMENTARI
L’atto è stato assegnato il 26 novembre 2020 all’esame della “Commissione Cultura e istruzione” (CULTO) ed è previsto il parere della “Commissione per l’occupazione e gli affari sociali” (EMPL), la cui relatrice, per il parere, è Ilana CICUREL (Liste Renaissance – Francia).
CONTENUTI
La proposta mira a garantire un'istruzione inclusiva e di qualità e a promuovere l'apprendimento permanente, inclusa l'istruzione e la formazione professionale, per tutte le persone sull'intero territorio dell'Unione europea, anche assicurando pari opportunità nel mercato del lavoro.
A questo proposito, il 30 settembre 2020 la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione “Realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione entro il 2025” (COM(2020)0625), che comprende sei dimensioni – qualità, inclusione e parità di genere, transizioni verde e digitale, insegnanti e formatori, istruzione superiore e dimensione geopolitica – e una serie di obiettivi al fine di migliorare i risultati e garantire sistemi di istruzione resilienti e orientati al futuro.
Uno statuto per le associazioni transfrontaliere europee e le organizzazioni non-profit
DATI GENERALI
Procedura: 2020/2026(INL)
Relatore: Sergey LAGODINSKY (Verdi – Germania)
LAVORI PARLAMENTARI
L’atto è stato assegnato il 13 febbraio 2020 all’esame della “Commissione affari legali” ed è previsto il parere della “Commissione per l’occupazione e gli affari sociali” (EMPL), il cui relatore Elena LIZZI (Lega – Italia) è stato nominato il 23 aprile 2021, e della “Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni” (LIBE), che già lo ha reso il 18 maggio 2020.
CONTENUTI
La proposta mira a raccogliere in un corpus unitario e completo regole comuni per la costituzione, l’organizzazione e lo scioglimento delle organizzazioni senza scopo di lucro, così superando il mosaico delle previsioni nazionali attraverso uno standard normativo europeo uniforme e certo.
CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA
Si segnala in particolare:
Sessione plenaria
Non sono previste sessioni.
Sezioni
Lancio della piattaforma europea per i senzatetto
Il 21 giugno 2021 i ministri nazionali e i rappresentanti delle istituzioni dell’UE, le organizzazioni della società civile e le parti sociali hanno firmato la “Dichiarazione di Lisbona sulla piattaforma europea per dare una casa ai senzatetto”, con l’obiettivo di creare le condizioni perché nessuno in Europa sia senza dimora, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU che chiedono di porre fine alla povertà estrema, compresa la mancanza di fissa dimora, e di garantire a tutti l’accesso ad alloggi adeguati, sicuri e a prezzi accessibili.
Nella Dichiarazione è citato il principio 19 del Pilastro europeo dei diritti sociali, che sottolinea esplicitamente la necessità di un alloggio sociale per chi ne ha bisogno, il diritto alla protezione contro lo sfratto forzato per le persone vulnerabili e l’esigenza di servizi adeguati per le persone che vivono senza casa, con espresso riferimento alle risorse del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 e del Next Generation EU per affrontare il problema e agli stanziamenti del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) per sostenere l’inclusione sociale e la riduzione della povertà.
Sono 700mila le persone che in Europa non hanno un tetto e dormono per strada, un numero che nell’ultimo decennio è cresciuto del 70%. Oggi le istituzioni europee e gli Stati membri hanno ufficialmente deciso di mettere fine a quella che, nelle parole del commissario Nicholas Schimt, è “la forma più estrema di esclusione sociale”.
Approvazione del Fondo sociale europeo plus (FSE+)
L’8 giugno 2021 è stato approvato definitivamente dal Parlamento europeo il regolamento di adozione del “Fondo sociale europeo plus” che stanzia 88 miliardi di euro per il settennato 2021-2027 al fine di affrontare la disoccupazione e la povertà nell’Ue in seguito alla crisi innescata dalla pandemia.
In particolare, il FSE+ aiuterà i Paesi europei a fornire accesso all’istruzione gratuita, cibo e alloggi per i bambini; sosterrà gli investimenti nell’apprendistato e nella formazione professionale per i giovani disoccupati; promuoverà l’inclusione sociale per coloro che hanno subito una perdita di reddito o dell’impiego e fornirà cibo e assistenza materiale agli indigenti.
Il FSE+ unisce una serie di fondi e programmi attualmente attivi, in modo da raggrupparne le risorse: il Fondo sociale europeo, l’iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI), il Fondo per gli aiuti europei agli indigenti (FEAD) e il programma dell’UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI). Svolgerà quindi un ruolo importante nell’attuazione del piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali e nella lotta contro gli effetti socioeconomici della pandemia.
Il regolamento con cui il Fondo è stato approvato entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
La sezione “Occupazione e innovazione sociale” si applicherà retroattivamente.
I fondi del FSE+ verranno distribuiti ai Paesi e alle Regioni dell’UE per finanziare programmi operativi definiti dai singoli paesi, dalle loro Regioni e dalla Commissione europea per un periodo di 7 anni, al fine di individuare i campi di attività, geografici o tematici, che riceveranno i finanziamenti.
Gli Stati membri designeranno le autorità nazionali di gestione del Fondo responsabili per la selezione dei progetti, per l’erogazione dei fondi e per la valutazione dei progressi e dei risultati dei progetti. Saranno inoltre nominate le autorità di certificazione e di audit per monitorare e assicurare la conformità delle spese al regolamento sul FSE+.
I beneficiari saranno singoli individui, ma i finanziamenti potranno essere utilizzati anche per aiutare aziende e organizzazioni, che per usufruirne dovranno quindi rivolgersi alle autorità di gestione designate e seguire le procedure previste per l’assegnazione e l’erogazione dei finanziamenti.
Il Fondo sociale europeo plus investirà in tre aree principali:
Il Fondo sosterrà anche iniziative a supporto della ricerca di miglior impiego e alla mobilità lavorativa verso una Regione o un Paese diverso dell’UE.
In particolare, nel corso dei lunghi negoziati intercorsi tra le Istituzioni europee per l’approvazione del regolamento di adozione del Paino, il Parlamento europeo ha ottenuto finanziamenti importanti per investire nell’occupazione giovanile e nella lotta contro la povertà infantile, rivolgendosi in particolar modo a due gruppi di persone (bambini e giovani) che sono state particolarmente colpite dalla crisi.