Il rapporto tra il Runts e il Rasd

Assodata la possibilità per un ente sportivo di assumere la qualifica anche di ente del Terzo settore al verificarsi dei relativi presupposti, ci si chiede se un ente del Terzo settore che indica come attività di interesse generale “l’organizzazione e la gestione di attività sportive dilettantistiche debba anche essere iscritto nel registro delle attività sportive dilettantistiche.

Si ritiene sussistere tale obbligo in ragione dell’articolo 10 del dlgs 36/2021 ai sensi del quale l’effettiva natura dilettantistica dell’attività svolta da società e associazioni sportive, ai fini delle norme che l’ordinamento ricollega a tale qualifica, viene garantita dall’iscrizione nel registro delle attività sportive dilettantistiche (art. 10 del dlgs 36/2021).

Ci si chiede in ogni caso se sia possibile iscriversi al Rasd esclusivamente negli esercizi in cui il sodalizio intende svolgere effettivamente l’attività sportiva dilettantistica.

Al quesito si ritiene si possa dare risposta affermativa, atteso che il sodalizio che indica in statuto più attività di interesse generale può indicare nella piattaforma del Runts le attività effettivamente realizzate nell’esercizio e quindi potrebbe, previa affiliazione ad un organismo riconosciuto dal Coni, iscriversi al Rasd e accedere alle agevolazioni riconosciute alle organizzazioni sportive – tra cui la possibilità di inquadrare i lavoratori dediti all’attività sportiva dilettantistica nel regime speciale previsto per i “lavoratori sportivi” e la possibilità di accedere ai contributi destinati allo sport dilettantistico – esclusivamente con riferimento al singolo esercizio.

Sul tema sarebbe opportuna una indicazione da parte delle amministrazioni competenti.

Rispetto alla normativa da applicare agli enti sportivi dilettantistici iscritti nel registro unico nazionale del terzo settore il dlgs 36/2021 è chiaro: a tali enti si applica il dlgs. 36/2021 “limitatamente all’attività sportiva dilettantistica esercitata e, relativamente alle disposizioni del presente Capo I, solo in quanto compatibili con quanto previsto dal codice del Terzo settore e con il decreto sull’impresa sociale, a seconda della tipologia di ente.

Ne consegue che, per esempio, ai fini dell’acquisizione della personalità giuridica sarà in questo caso necessario applicare le disposizioni contenute nel codice del Terzo settore. Ne consegue che il requisito patrimoniale sarà osservato – per le associazioni – quando sia possibile dimostrare un patrimonio non inferiore a 15.000 euro, in luogo dei 10.000 euro richiesti per le associazioni sportive dilettantistiche, e che il procedimento sarà realizzato grazie ad una procedura che vede protagonista il notaio che, attraverso il canale dell’ordine, farà confluire sul Runts la pratica di acquisizione della personalità giuridica. Si ricorda, infatti, che al notaio compete la verifica della “documentazione da cui risulti il possesso del patrimonio minimo al netto delle componenti negative che possano pregiudicarne l’effettiva disponibilità, che non dovrà essere antecedente a più di 120 giorni dalla data dell’atto di deposito della documentazione contabile al notaio” (Ministero del Lavoro, nota n. 18655 del 2/12/2022).

Per le associazioni già in possesso della personalità giuridica conseguita ai sensi codice del Terzo settore che ottengono l’iscrizione nel registro delle attività sportive dilettantistiche (Rasd), rimane quindi efficace l’iscrizione nel registro unico nazionale del Terzo settore (Runts) ai fini della disciplina del riconoscimento come persona giuridica anche a seguito dell’iscrizione nel Rasd. Di converso, l’eventuale cancellazione dal Runts determina la cancellazione d’ufficio dal Rasd quale persona giuridica e a tal fine sarà l’ufficio del Runts a comunicare prontamente all’ufficio del Rasd ogni variazione che riguardi enti iscritti in entrambi i registri.

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