Capacit’Azione

Formazione e informazione

Capacit’Azione è un progetto di formazione e informazione sulla riforma del terzo settore, l’insieme di provvedimenti legislativi che riordina e cambia l’intero sistema dell’impegno sociale organizzato. Grazie a un ciclo strutturato di circa 200 moduli didattici su tutto il territorio nazionale, saranno formati oltre 1.300 esperti che diventeranno, a loro volta, formatori per gli enti del terzo settore (Ets) di tutta Italia sui temi della riforma. Saranno coinvolti più di 130 funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione.

Si tratta di un programma di formazione di alto livello mai realizzato in precedenza. I suoi obiettivi sono:

  • innalzare il livello di conoscenze e abilità necessarie per l’attuazione della riforma nelle regioni italiane e per gestirne tutte le novità in modo autonomo e consapevole;
  • favorire l’innovazione organizzativa da parte degli Ets;
  • avviare confronti e collaborazioni tra gli Ets e i soggetti pubblici e privati interessati a vario titolo dalla riforma.

Capacit'Azione è realizzato dal Forum Terzo Settore Lazio in collaborazione con il Forum Nazionale del Terzo Settore e CSVnet, con la partnership di Anpas, Anteas, Arci, Auser e CdO-Opere sociali. Collaboratori di sistema sono Acli, Anci Lazio, Anffas, Pro Bono Italia, Coordinamento periferie, Legambiente, Leganet e Legautonomie.

Il progetto è reso possibile dai fondi del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in seguito all'Avviso per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell'articolo 72 del Codice del terzo settore (decreto legislativo 117/2017).

Grazie al lavoro di decine di docenti e uno staff di oltre 40 persone, il progetto intende raggiungere almeno il 50% degli enti di terzo settore italiani e in particolare le tante realtà coinvolte nelle modifiche statutarie. L’attività formativa di Capacit’Azione è caratterizzata da un meccanismo “a cascata” che permette di potenziare le competenze contenendo i costi e di favorire una crescita collettiva più omogenea. Ciò affinché il mondo del terzo settore sia sempre più in grado di contrastare le disuguaglianze ed operare per società inclusive, sostenibili e giuste, rafforzando la cittadinanza attiva e la responsabilità collettiva.

La riforma del terzo settore apre a nuove opportunità per tutto il sistema. Conoscere a fondo obblighi e possibilità aperte dal nuovo quadro normativo è il punto di partenza per innovare un settore che, come dimostrano i dati dell’ultimo censimento Istat dedicato al non profit in Italia, è in continua evoluzione: tra il 2011 e il 2015 le istituzioni non profit sono aumentate dell’11,6 per cento, passando da 301 mila a 336 mila, di cui 267 mila con volontari al loro interno (+9,9 per cento) e con un aumento del 15,8 per cento del numero di dipendenti (da 680 mila a 788 mila).

Sono otto le unità didattiche individuate, strutturate in moduli obbligatori e a scelta. Si tratta di macro aree funzionali e strategiche per la vita e lo sviluppo degli Ets e su cui la riforma interviene radicalmente:

  1. Contesto, senso ed obiettivi generali della riforma (obbligatorio)
  2. Strumenti e metodologie didattiche (obbligatorio)
  3. Sviluppo istituzionale. Vita sociale, volontariato, regole di funzionamento degli Ets (a scelta)
  4. Amministrazione e fiscalità degli Ets (a scelta)
  5. Finanza sociale, politiche di sostegno, dei beni comuni, dismessi e confiscati; strumenti di sviluppo degli Ets (a scelta)
  6. Centri di servizio per il volontariato (a scelta)
  7. Trasparenza, comunicazione sociale e qualità (a scelta)
  8. Sussidiarietà e rapporti con la Pubblica amministrazione, co-programmazione, co-progettazione, forme di convenzionamento, accreditamento e affidamento dei servizi (a scelta)

I destinatari del progetto saranno selezionati in base all’esperienza come formatori e alla conoscenza dei temi trattati dalla riforma. Le lezioni saranno strutturate principalmente su base regionale, grazie alla collaborazione dei referenti locali e alla rete dei Centri di servizio per il volontariato e degli aderenti al Forum nazionale del terzo settore.

Fare cultura della riforma significa anche tradurne i contenuti per renderli accessibili a un pubblico il più vasto possibile. Alle attività formative, infatti, si aggiunge il presente portale informativo destinato a tutto il terzo settore, per accompagnarlo in questa fase di cambiamento.

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