
Un’analisi di una recente pronuncia chiarisce quali sono i criteri e i limiti per qualificare tali attività, evidenziando che la distinzione rispetto a quelle di interesse generale risiede nel contenuto e non nella forma o nello scopo con cui vengono svolte

Lo stabilisce in risposta a un pronunciamento del Tar dell’Emilia Romagna che provava ad arginare il ruolo dell’associazionismo nella tutela dell’interesse comune perché sarebbe in contrasto con lo spirito che ha animato la riforma del Terzo settore

Sull’affidamento Anac aveva proposto criteri che riconducevano al Codice degli Appalti ma il parere allontana l’ipotesi che sia l’autorità anticorruzione a poter coordinare la materia
Docenti: Flaviano Zandonai e Federica Tallevi.