Una nuova sentenza, in linea con la n. 131 del 2020, ribadisce che è consentito, in relazione ad attività a spiccata valenza sociale, un modello organizzativo di rapporto con la pubblica amministrazione ispirato non al principio di concorrenza, ma a quello di solidarietà
Dopo un’attenta valutazione, per la prima volta l’ente ha riconosciuto la bontà di un percorso di co-programmazione: quello intrapreso per favorire l’evoluzione dei centri sociali per anziani verso Case di Quartiere
Pochi decreti ma numerose circolari interpretative utili a leggere la normativa nel modo corretto. In vista della pubblicazione del decreto sul registro unico nazionale, facciamo il punto sui provvedimenti adottati e quelli mancanti
Su co-programmazione e co-progettazione arrivano una serie di misure di coordinamento con il Codice del Terzo settore in cui si ribadisce la parità dei due riferimenti normativi. Rafforzata anche la legittimazione con il quadro europeo. Il commento del professor Luca Gori
Lo sancisce la sentenza n. 131 della Corte costituzionale in risposta al ricorso della Regione Umbria, sottolineando che co-programmazione e co-progettazione sono l’applicazione del principio di sussidiarietà. Il commento di Luca Gori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Co-programmare e co-progettare serve per far crescere tutti i soggetti interessati, migliorare l’analisi dei bisogni evitando gli sprechi e rafforzare l’impatto sociale. Lo chiedono alcuni dei formatori del programma Capacit’Azione. E chiedono di parlare un linguaggio comune
Il direttore generale Lombardi all’incontro di Capacit’Azione a Roma anticipa la pubblicazione dei nuovi modelli di schema di bilancio e illustra i tempi del registro unico nazionale. E auspica che si incentivino le forme di collaborazione con gli enti pubblici. “Volontario incompatibile con lo status di lavoratore”
Sull’affidamento Anac aveva proposto criteri che riconducevano al Codice degli Appalti ma il parere allontana l’ipotesi che sia l’autorità anticorruzione a poter coordinare la materia
Un’analisi sul perché attivare processi di co-progettazione conviene a tutti, se gestiti in modo corretto e trasparente. Costruire insieme gli interventi per la comunità produce notevoli vantaggi. Eccone alcuni
Il convegno vuole offrire una panoramica più chiara e completa possibile dei cambiamenti derivati dalla nuova riforma del terzo settore. I relatori che parteciperanno si concentreranno ognuno su sfumature differenti della riforma, in un vero e proprio percorso che potrà interessare a tutti gli enti del terzo settore per capire non solo come adattarsi ai cambiamenti, ma come sfruttare questo momento di trasformazione per innovarsi e rinforzarsi.
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