Alcuni atti di possibile interesse per il Terzo settore dal monitoraggio delle attività del Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea e dalle altre Istituzioni europee
Sessione plenaria
La prossima seduta è convocata l’8 novembre a Bruxelles.
L’ordine del giorno è consultabile al link: https://www.europarl.europa.eu/sedcms/documents/PRIORITY_INFO/1139/SYN_PDOJ_November%20I_BRU_EN.pdf
Commissioni parlamentari
Commissione per l’occupazione e gli affari sociali (EMPL)
La prossima seduta è convocata il 24 ottobre 2023.
Si segnala in particolare:
Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori”
Prossime sessioni:
13 novembre 2023.
Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport”
Non sono previste sessioni.
Consiglio “Giustizia e affari interni”
Non sono previste sessioni.
Consiglio “Ambiente”
Non sono previste sessioni.
Comitato per la protezione sociale
Non sono previste sessioni.
Gruppo “Questioni sociali”
Prossime sessioni:
24, 30, 31 ottobre e 6 novembre 2023
Gruppo “Gioventù”
Prossime sessioni:
31 ottobre 2023
Gruppo “Asilo”
Prossime sessioni:
9 novembre 2023
Gruppo “Ambiente”
Prossime sessioni:
23, 24, 25 e 30 ottobre 2023.
Sessione plenaria
Prossime sessioni: 25-26 ottobre 2023.
Sezioni
Sezione “Occupazione, affari sociali e cittadinanza” (SOC)
Prossime sessioni: 21 novembre 2023
Carta europea della disabilità e contrassegno di parcheggio validi in tutti gli Stati dell’UE: la nuova proposta della Commissione europea
Il 19 settembre 2023 la Commissione europea ha presentato una proposta legislativa che prevede l’introduzione di una carta europea della disabilità riconosciuta in tutta l’UE e il miglioramento dell'attuale contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità. Una decisione che rafforzerà il diritto dei disabili alla libera circolazione, facendo sì che gli stessi possano accedere a un trattamento preferenziale e ai diritti di parcheggio quando visitano un altro Stato membro dell’UE.
Tale proposta rientra nel quadro della strategia dell'UE per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 e contribuisce alla messa in pratica, da parte dell'UE, della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, di cui tutti gli Stati membri dell’UE fanno parte (UNCRPD). Inoltre, la nuova proposta legislativa si allinea ai principi delle pari opportunità e dell'inclusione delle persone con disabilità sanciti dal pilastro europeo dei diritti sociali e ha trasposto le indicazioni emerse da una recente consultazione pubblica che ha raccolto oltre 3 300 risposte, il 78% delle quali di persone con disabilità.
Infatti, se la condizione di disabilità non viene riconosciuta all'estero, le persone con disabilità, quando si recano in altri Stati membri, non possono accedere a quelle condizioni speciali e al trattamento preferenziale di cui avrebbero diritto come, per esempio l'accesso gratuito o prioritario, le tariffe ridotte o l'assistenza personale. Ecco perché la Commissione ha proposto di istituire una carta europea della disabilità. Nello specifico, tale carta servirà da prova della disabilità in tutta l'UE e garantirà parità di accesso a condizioni speciali e un trattamento preferenziale nei servizi pubblici e privati. Per fare un esempio, si fa riferimento ai trasporti, agli eventi culturali, ai musei, ai centri ricreativi e sportivi e ai parchi di divertimento. In aggiunta, la carta sarà rilasciata dalle autorità nazionali competenti e andrà ad integrare i tesserini o i certificati nazionali già esistenti.
Nella nuova proposta, è previsto, altresì, il miglioramento dell'attuale contrassegno europeo di parcheggio che, in pratica, consentirà alle persone con disabilità di accedere agli stessi diritti di parcheggio disponibili in un altro Stato membro dell’UE. Infatti, per molti disabili il trasporto privato in automobile resta la migliore o l'unica soluzione per viaggiare e spostarsi in modo indipendente. A tal proposito, il contrassegno sarà riconosciuto in tutta l'UE e avrà un formato comune vincolante che sostituirà i contrassegni di parcheggio nazionali per tali persone.
In particolare, la proposta di direttiva imporrà agli Stati membri alcune condizioni, come: fornire i tesserini sia in versione fisica che in versione digitale; rendere le condizioni e le regole per il rilascio o la revoca dei tesserini pubbliche e accessibili; garantire che i prestatori di servizi offrano informazioni in formati accessibili sulle condizioni speciali e sul trattamento preferenziale riservati alle persone con disabilità. La proposta sarà discussa sia dal Parlamento europeo che dal Consiglio e, una volta adottata, in seguito, gli Stati membri avranno 18 mesi di tempo per recepire la direttiva nel proprio ordinamento nazionale.
È altrettanto utile ricordare che tale proposta non è l’unica a focalizzarsi sulla tutela dei diritti dei disabili, i quali sono contemplati, per esempio, nella Direttiva (UE) 2019/882 sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi, grazie alla quale le persone con disabilità possono accedere più facilmente a prodotti e servizi informatici. In tal senso, è importante aggiungere anche la Direttiva (UE) 2016/2102 relativa all’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici, la quale punta a rendere il loro accesso più accessibile e semplice, soprattutto per le persone con disabilità. Inoltre, la Direttiva 2000/78/CE stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro per le persone con disabilità.
La tutela dei diritti dei disabili è, altresì oggetto di uno regolamento, nel(Regolamento (CE) n. 1107/2006) trasporto aereo che garantisce ai passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta di poter fruire di un servizio adeguato alle proprie esigenze e senza alcuna forma di discriminazione, così come nel nuovo regolamento relativo ai diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario (Regolamento (UE) 2021/782) e ancora nella normativa relativa ai diritti dei passeggeri nel trasporto via mare e per vie navigabili(Regolamento (UE) n. 1177/2010) e dei passeggeri nel trasporto con autobus (Regolamento (UE) n.181/2011).