
Il parere si riferisce alla particolare categoria “a vocazione sociale”, che secondo un pronunciamento del Mise in accordo con il ministero del Lavoro, è inconciliabile con il Terzo settore. Nonostante operino in ambiti spesso affini

Come deve essere costituito

Tra le opzioni da valutare c’è quella di diventare associazione di promozione sociale, ente generico o impresa sociale, in base alle attività che si svolgono e alla propria organizzazione interna. Qualche spunto per scegliere consapevolmente

Due circolari attuative del Medio Credito centrale aprono al finanziamento già previsto dalle modifiche al Decreto Agosto e le rendono finalmente attuabili. Possibile richiedere un prestito fino a 30mila euro garantito dallo Stato da restituire in massimo 10 anni

Si esprime il Ministero del Lavoro armonizzando le indicazioni previste dal codice del Terzo settore e quelle della disciplina particolare della legge 381. Si mantengono la definizione preventiva delle spese rimborsabili, i limiti giornalieri e l'autocertificazione sostitutiva, ma anche l'indicazione di parametri generali in base alla totalità dei soci

Pochi decreti ma numerose circolari interpretative utili a leggere la normativa nel modo corretto. In vista della pubblicazione del decreto sul registro unico nazionale, facciamo il punto sui provvedimenti adottati e quelli mancanti

Il Ministero del Lavoro scioglie i dubbi su una eventuale incompatibilità. Definite anche le linee da seguire per la redazione dell'atto costitutivo che integri le indicazioni del codice civile e quelle della normativa di settore

In una nota si ribadiscono i limiti per associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato che vogliano associare altri Ets o soggetti senza scopo di lucro. Via libera alle imprese, sia singole che associate, anche in forma di controllo

Secondo l’indagine dell’Osservatorio Isnet 7 imprese su 10 del campione registra un livello occupazionale stabile e +17% negli ultimi tre anni. L’alleanza con le aziende, inoltre, fa aumentare l’inserimento dei soggetti svantaggiati. Complessivamente il sistema conta oltre 23mila realtà

Programma:
PARTE I
9.00 – Accoglienza – Welcome coffee
9.30 - Saluti di Stefano Tabò (Presidente CSVnet), Antonio Bronzino (Vicepresidente CSV Basilicata), Giuseppe Salluce (Portavoce Forum Terzo Settore Basilicata), Egidio Ciancio (Vicepresidente CSV Basilicata)
10.00 - “I Csv prima e dopo la riforma” Leonardo Vita (Presidente CSV Basilicata)
10.45 – “Al servizio del volontariato” Gianleo Iosca (Coordinatore CSV Basilicata)
11.30 – Storie - Racconti e testimonianze
12.15 – Interventi del pubblico
13.00 – Pranzo a buffet
PARTE II
14.00 - “Codice del terzo settore e promozione del volontariato” Roberto Museo (Direttore CSVnet)
15.30 – “Documenti istituzionali dei Csv e relazioni sul territorio” Tina Paggi (Direttrice CSV Basilicata)
16.00 - “Relazioni istituzionali del sistema dei Csv in Italia e a livello internazionale” Stefano Tabò (Presidente CSVnet)
17.00 - Dibattito e conclusioni
18.00 - Chiusura dei lavori
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